E’ Newton il nuovo arrivato da Karma Communication

Eh sì, da qualche settimana abbiamo un personaggino in più che passa le sue giornate qui da Karma Communication. Si chiama Newton, ha un occhio nero, cresce a vista d’occhio, mangerebbe anche l’aria se solo potesse, parla con una palla…ed è un cane.

Quando è nato esattamente non lo so, so invece che è il mio “coinquilino”, aiutante, amico con cui giocare e di cui prendermi cura, dallo scorso due aprile e da allora siamo praticamente inseparabili. Newton è arrivato dopo una serie incredibile di tentativi e propositi di prendere un cagnolino, ma devo sostanzialmente ad una persona il coraggio di questo passo.

Prima c’era stato Oscar, il mio cane immaginario, che per qualche giorno si era trasformato in un cucciolo che poi è scomparso, poi c’è stato Han, ma anche qui qualche problema. Infine una mia amica, un giorno, sulla sua bacheca posta la foto di questo cucciolo mezzo bianco e mezzo nero che aveva trovato da qualche parte. E’ stato amore.

La sua storia non la conosciamo bene bene, sappiamo che per arrivare a Catania ha fatto un viaggio da Castelvetrano o da Ribera, su un camion di merci dove non si è capito come sia salito. Sicuramente sarà per questo motivo che non teme il mal d’auto quando andiamo in giro.

Dal lunedì al venerdì ci alziamo, facciamo le nostre cose, prepariamo le nostre valigie e poi veniamo qui in ufficio. Facciamo la strada da casa a qui a piedi (prima lo tenevo in un borsa di jeans perché era così piccolo che non riusciva a camminare che pochi metri, adesso è il doppio), salutiamo gli amici cani, i negozianti che incontriamo sulla nostra strada, il fruttivendolo che ci dice ogni giorno “anche oggi è più grande” e poi arriviamo trotterellando fino in ufficio, dove Newton è il primo a dare il buongiorno a Roberta, Giuliana e Filippo.

Poi iniziano le mie e le sue attività: mangiare i lacci delle scarpe di chi lavora, dormire, giocare con le palline, dormire, sgranocchiare qualcosa, dormire, bere acqua, dormire, cercare di addentare qualche cavo di un computer, dormire. Tra tutto questo dormire riesce a fare una cosa fondamentale: riesce a farmi alzare dal pc un numero incredibile di volte per riempirmi di coccole, nonostante non sia il cane più coccolone del mondo, e per uscire alla volta di piccole e più grandi passeggiate nelle quali tutti e due prendiamo una boccata di aria fresca ogni paio d’ore.

Non sapevo come chiamarlo. Ma nei giorni in cui aspettavo di andarlo a prendere guardavo una foto in cui quel suo occhio nero mi attirava un sacco. Pensavo a qualcuno con una lente d’ingrandimento incorporata, puntata sul mondo, magari sul cielo, che avrebbe cambiato il mio centro di gravità per un bel po’ di tempo…e allora Newton, prendendo il nome da quell’Isaac Newton che all’universo ha sempre guardato e sulla gravità qualcosa l’ha chiarita.

Mari