Cerchiamo viaggi…Troviamo marketing inquietante

Come sapete, il lavoro a Karma Communication ci piace un sacco: è creativo, non è mai uguale a se stesso, bisogna sapere gestire gli imprevisti, leggiamo e scriviamo tantissimo (due cose che – se avete imparato a conoscerci, è noto – ci piacciono davvero), inventiamo e costruiamo sempre cose nuove… E, a volte, qualche cliente ci fa sbellicare dalle risate (è vero anche il contrario: altre volte, infatti, ci fanno saltare i nervi).

Certo, però… Che adesso l’esigenza di vacanza si fa sentire anche qui. Così, mentre stiliamo il piano ferie, e cerchiamo di incastrare i desideri e le esigenze di ciascuna delle donne K, qualche guardatina qua e là ai portali di viaggio, alle mete più ambite, ai lastminute… ci è capitato di imbatterci in qualche stranezza di marketing che vogliamo condividere con voi. La nostra ricerca è stata semplicissima: “offerta + vacanze” e quello che è uscito fra i primi risultati di Google ci ha fatto strabuzzare gli occhi senza capire se si trattasse di una bufala o di chissà cos’altro.

Avranno preso ispirazione dal lungometraggio demenziale di grande successo degli anni ’80 “Weekend con il morto”? Non lo sappiamo, fatto sta che un’agenzia funebre romana ha deciso di offrire in omaggio per ogni funerale pagato un viaggio gratuito per due persone (vive, state tranquilli). Vale a dire, seppellisci un caro estinto e l’agenzia funebre ti regala un weekend in una località di villeggiatura. E hanno pensato davvero a tutto: il voucher può essere speso con calma, nel caso che i parenti del caro estinto non se la sentano di partire all’indomani del funerale.

Ora, la promozione di questa agenzia di esequie, ha certamente avuto successo visto che – iniziata il primo giugno è già valsa 15.000 visualizzazioni sul sito e un’infinità di telefonate per ricevere chiarimenti. Noi però ci siamo poste un problema di etica: siamo ancora davvero convinti che l’importante sia il “purché se ne parli!” (bene o male, poco importa)?

Va da sé, che la questione ha sollevato molte polemiche (e anche diverse discussioni fra le due generazioni che operano all’interno dell’agenzia funebre: il padre sarebbe un tipo un po’ più all’antica, ma sono stati i figli a proporre questa idea pubblicitaria) e anche diverse reazioni emotive che altalenano tra la risata divertita e la smorfia di disgusto.
Chi propende per la risata ritiene che si tratti di humor nero e di un tentativo di esorcizzare il trapasso (e il trapassato)… Chi pensa invece che sia indiscutibilmente cattivo gusto ragiona sulla brutta piega che il marketing pubblicitario ha preso o spiega i meccanismi cerebrali che portano gli utenti dei social network a cliccare su un contenuto “curioso”.

Del resto questa agenzia di pompe funebri non è stata la prima a scegliere slogan “infelici”. Due esempi su tutti? “Questa volta tuo marito non potrà dirti di no” (che proponeva di trasformare le ceneri del coniuge in un diamante da incastonare su un anello da indossare e portare sempre con sé) oppure il “Vi aiutiamo a farlo a pezzi” (il prezzo del funerale a rate, non il defunto)  ribattuto in “Perché piangere due volte? Funerali da 99 euro al mese!” o ancora “Vieni all’outlet del Funerale”, o ancora quelli che hanno deciso di cavalcare l’onda del suggerimento: “Se hai sonno, fermati subito! Meglio riposare in auto che da noi” (cosa che comunque consigliamo anche noi) “Se hai bevuto troppo fai guidare qualcun altro. Altrimenti saremo noi a darti un passaggio!”… E così via!

Voi cosa ne pensate? Noi abbiamo capito che nel capo siamo piuttosto tradizionaliste… Certo è che abbiamo smesso di cercare vacanze (almeno per ora) e siamo passate a un’indagine sui gadget… E anche qui non è che sia meglio: si va dal classico portachiavi (ma anche taglicarte, pen-drive…) con una piccola bara più o meno intarsiata (ed eventualmente accessoriata) alla penna con le figurine all’interno del corpo della biro; vi ricordate quelle con la donnina che a testa in giù si denudava? Ecco, riuscite a immaginare cosa abbiano prodotto per il settore?

Carla