Verba volant…e a noi piacciono i foglietti

Quante volte vi è capitato di incontrare qualcuno e, dopo una discussione piacevole e magari in amicizia, ricevete una richiesta un po’ più specifica su qualcosa da fare, che dimenticate subito dopo?
Oppure ancora, quante volte eravate al pc intenti a fare qualcosa di importate quando qualcuno, in ufficio, vi ha chiesto di girargli questo file, di scrivergli quel testo o ancora di inviare quella mail…e anche in questo caso ve ne siete dimenticati subito dopo?

A me capita spesso. Perché se sono concentrata su qualcosa, oppure sono rilassata, le comunicazioni a volte possono sfuggirmi e quando mi viene chiesto “ma non hai fatto questa cosa che ti avevo chiesto” letteralmente casco dal pero.

Così le comunicazioni preferisco averle per iscritto. Una mail, un post it che attacco su una delle parti disponibili dello schermo del mio pc, una riga aggiunta in uno dei fogli dove annoto le cose da fare. In questo modo diciamo che abbiamo qualche speranza in più che la richiesta passi in esecuzione.

Del resto il detto “scripta volant verba manent” non è che lo inventato io.

La stessa cosa vale per le comunicazioni importanti che devo fare a clienti o a collaboratori. Quasi sempre, dopo avere avuto una riunione, invio una mail di reminding per avere una nota di tutto quello che ci siamo detti a voce, soprattuto se in scaletta ci sono delle cose da fare per l’una e per l’altra parte.

In passato è capitato anche di qualcuno che ha dimenticato delle mie comunicazioni via mail e che mi ha informato del fatto che mai nessuna comunicazione fosse arrivata. Mi è bastato rigirare una mail che evidentemente era stata mandata, ma dimenticata. Perché comunque, anche se da qualche parte rimangono, anche le parole scritte possono essere dimenticate…ma probabilmente più facilmente ricordate.

Mari